Come lo vuoi il consultorio? Campagna nazionale Sinistra Arcobaleno
Dopo decenni di torpore e di pochissima attenzione da parte delle istituzioni sono tornati in auge i consultori. Purtroppo non per rimetterli al centro di politiche che garantiscano l’autodeterminazione delle donne, ma al contrario perché negli ultimi anni sono stati sempre più attaccati, svuotati di senso, privati di risorse o invasi dalle forze conservatrici, che con i loro movimenti per la vita tentano in qualunque modo di decidere su e per le donne. Ma c’è un vasto mondo di associazioni e movimenti delle donne che sono attivi invece da anni nei territori per mantenere intatto lo spirito che aveva animato la legge che trent’anni fa li aveva istituiti.
È frutto di questo lavoro, e in continuità con esso, la campagna di inchiesta nazionale che è stata presentata oggi a Roma dalla Sinistra Arcobaleno. Un progetto dal titolo “Come lo vuoi un consultorio?” realizzato con il sostegno del Forum donne e la partecipazione attiva del Dipartimento Inchiesta di Rifondazione, come spiegato da Cinzia Bronzatti, che ne ha illustrato modalità e tempi.
L’inchiesta terminerà il 21 giugno prossimi con la presentazione dell’elaborazione dei dati nazionali, prevede la distribuzione di un questionario, stampato in 30mila copie con l’ambizione di riceverne indietro almeno la metà. Un obiettivo possibile, considerando il radicamento nei territori del Dipartimento Inchiesta e soprattutto quello delle associazioni di donne coinvolte, tra cui Osadonna di Milano.
«Una campagna che attraverserà tutte le città – spiega Roberta Fantozzi della segreteria nazionale – e che si intreccerà anche con la campagna elettorale, perché la Sinistra Arcobaleno intende portare questi contenuti nel suo programma. L’inchiesta vorrebbe diventare uno strumento per ripensare questi luoghi che sono stati completamente svuotati, denunciare l’attacco violento a cui sono esposti e prendere in considerazione i desideri delle donne che li frequentano». E’ anche per questo che il questionario sarà edito in italiano, francese e arabo, per poter meglio incontrare e far esprimere le tante donne migranti che maggiormente in questi ultimi anni hanno usufruito dei consultori, anche se non sempre nelle condizioni migliori.
«Ma con questa inchiesta credo si debba mettere in luce anche una delle funzioni fondamentali dei consultori, non a caso quella maggiormente messa in discussione, ossia la funzione di fare prevenzione – ha aggiunto Silvana Pisa, intervenuta in conferenza stampa – Questo significa che si deve parlare di contraccezione, anche di pillola del giorno dopo se serve». La campagna prevede la diffusione di materiale informativo, molto già prodotto da alcune associazioni e reperibile online sul sito nazionale di Rifondazione, sia la realizzazione in questi mesi di una videoinchiesta che possa poi restituire anche delle testimonianze e delle storie. I questionari invece saranno ovviamente anonimi e si pensa anche ad una mappatura di tutti i consultori pubblici e privati divisi per regione. Un lavoro lungo, partito già da molti mesi e non certamente un escamotage elettorale. Anzi può essere solo un valore aggiunto per tutta la Sinistra Arcobaleno.
pubblicato su Liberazione, www.liberazione.it