Il bravo cantastorie – intervista a Vinicio Capossela
«Non si muore tutte le mattine» è il primo libro di Vinicio Capossela, cantastorie e affabulatore di parole e musica. Non è il solito romanzo, la trama è un intreccio di vicende che a volte si incrociano tra loro, a volte si concludono nel giro di poche pagine. Tutto ruota attorno all’impresa del vivere, dove ognuno ha la sua personalissima epica. Per trovarla basta seguire le istruzioni per l’uso suggerite dall’autore: «Prendere le pagine a etti, sfuse, a capitoli», seguire, ognuno come vuole, una trama che non c’è e immergersi nella quantità. A catturarvi saranno i protagonisti: i sollevatori di peso e i viaggiatori, i carcerati e i rebetici [il rebetico è una musica greca, viene dalla parola «rebet», ribelle], i migranti e gli animali del Chiavicone, Glenn Gould e Tony Castellano, gli alpini e Napoleone. In un via vai di luoghi e immagini reali o inventati: tangenziali, motel, la piana ipermercata, la balera di Maldonado, l’autobus per Sarajevo e gli scantinati. Abbiamo raggiunto Capossela tra un reading e l’altro, presentazioni nelle quali la musica accompagna un testo che si presta alle letture «partecipate».